DESERTIFICAZIONE - Il Mali fa il piano per l’oro blu Stampa

Approvato il piano d’azione nazionale di gestione integrata delle risorse idriche (Pagire), un progetto destinato ad assicurare l’accesso all’acqua potabile, come previsto dagli Obiettivi del Millennio. L’iniziativa si pone come obiettivo, attraverso soluzioni appropriate ai problemi per l’accesso all’acqua, la lotta alla povertà e il sostegno ad uno sviluppo durevole, preservando l’ambiente e i bisogni delle future generazioni.

Il governo del Mali, uno degli Stati più desertici del mondo, dove gran parte delle attività umane si affollano lungo le rive del sempre più stremato fiume Niger, ha approvato il Plan d’action national de gestion intégrée des ressources en eau (Pagire), che propone le linee guida per la nuova politica nazionale per l’acqua e che in due fasi 2007-2011 e 2012-2015, dovrebbe far rispettare Paese africano gli obiettivi del millennio per lo sviluppo per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile. Già nel 2002 il governo maliano aveva adottato il “Code de l’eau” nella speranza di poter soddisfare il bisogno effettivo di acqua potabile e per assicurare lo sfruttamento giudizioso delle risorse idriche, di quello che davvero in Mali si può chiamare oro blu. Senza acqua non sarà infatti possibile lottare davvero contro la povertà o parlare di sviluppo sostenibile, per questo il governo di Bamako ha scelto la gestione integrata delle acque come unico metodo di gestione sostenibile delle risorse idriche.
«Questo approccio – spiega una nota del governo maliano – assicura il coinvolgimento dell’insieme dei protagonisti del settore idrico in un quadro di gestione che concilia, al meglio, tutti gli usi, preservando allo stesso tempo l’ambiente e i bisogni delle generazioni future».

Si veda anche: http://www.worldwaterweek.org/Downloads/2007%20presentations/Wed/Hall%20C%20Incorp%20Water/3%20Mm%20Fatoumata%20-%20Mali.pdf