Nel 2006, il tenore medio di CO2 nell'atmosfera terrestre ha raggiunto i più alti livelli mai registrati, ha affermato oggi a Ginevra l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM).

Secondo il 'Bollettino sui gas ad effetto serra' dell' Organizzazione, questo tenore si e' stabilito a 381,2 ppm (parti per un milione), pari a 0,53% in più del valore di 379,2 ppm del 2005. Dopo il vapor d'acqua, il biossido di carbonio (CO2), metano (CH4) e ossido nitroso (N2O) sono i tre gas serra più abbondanti nell'atmosfera terrestre, ricorda OMM. I gas a effetto serra - aggiunge - fanno parte delle principali cause del riscaldamento planetario e dei cambiamenti climatici. ''Il dato e' preoccupante - ha detto Sergio Castellari, Focal Point Ipcc per l'Italia - e conferma i dati emersi in un recente studio comparso sulla rivista Proceedings of the National Academy of Science (PNAS), cioè la crescita più veloce della concentrazione in atmosfera di CO2''. Il dato che emerge è che dal 2000 a oggi il tasso di anidride carbonica in atmosfera e' aumentato al ritmo di 1,93 parti per milione all'anno, una crescita maggiore del 35% di quella attesa. Ancora più grave l'analisi dei contributi: il 18% del maggiore aumento è dovuto infatti a CO2 immessa nell'atmosfera da processi naturali, mentre il 68% è dovuto alla maggiore crescita economica e il resto da un peggioramento dell' efficienza nell'uso dei combustibili fossili. La CO2 in atmosfera, secondo lo studio recente di PNAS, è ormai molto vicina alla soglia dei dieci miliardi di tonnellate, che verrà superata in pochi anni visto che il totale del 2006 si e' fermato a 9,9. Secondo studi precedenti, questo è il livello più alto mai raggiunto negli ultimi 650mila anni. Tre i capitoli principali di questa crescita presi in considerazione dagli studiosi. Nel mirino il grande sviluppo economico mondiale soprattutto con il contributo dei Paesi a economie emergenti come Cina e India; l'intensità di carbonio per unità di prodotto interno lordo; l'inizio di diminuzione di assorbimento della CO2 da parte delle foreste e degli oceani.

Per ulteriori informazioni: http://www.wmo.int/pages/prog/arep/gaw/ghg/documents/ghg-bulletin-3.pdf